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sabato 13 febbraio 2016
Parole d’amore: la struggente lettera della numero due di Facebook per il marito scomparso
Love Story: stanno insieme 90 anni. E muoiono a poche ore uno dall’altra
Si dice spesso: «Ti amerò per sempre». Ma di solito non va così. Ci sono tuttavia eccezioni davvero commoventi. Come la storia di Alexander e Jeanette Toczko, di San Diego, California. Loro si sono conosciuti da bambini e per novant'anni non si sono più lasciati, fino a morire a poche ore di distanza uno dall'altra, all'età di 95 e 96 anni. Quasi incredibile.
Quando Alexander si è rotto un femore, anche Jeanette ha iniziato a star male. In ospedale li hanno messi nella stessa stanza. E non appena lui è morto, lei ha detto: «Aspettami, arrivo subito». Così ha riferito la nipote Aimee, che ha raccontato per immagini l'infinita love story dei nonni: «La vita è veramente un'avventura ignota. Da queste belle persone ho imparato che è un dono che dobbiamo condividere».
Love Story: così due artisti, fidanzati, vivono la loro storia d’amore a 11mila chilometri di distanza l’uno dall’altra
Come vivere una love story quando le distanze sono davvero complesse? Gli artisti coreani Danbi Shin, che vive a Seul e Seok Lin, che sta a New York, hanno trovato un modo diverso e coinvolgente per tenere acceso il loro amore.
Fidanzati divisi da 11mila chilometri, hanno trovato un modo per annullare le distanze: ognuno di loro scatta la foto di un oggetto o di un momento della propria vita quotidiana. Poi li fondono in un'unica immagine che pubblicano sul loro profilo Instagram ShinLiArt. Ecco così la colazione diversa eppur rigorosamente tagliata a metà. Le mani unite a migliaia di chilometri di distanza, le città che azzerano le lontananze, dove appaiono uno di fronte all'altra.
La commovente storia di Madeline: la ragazza down che calca le passerelle di New York
Si chiama Madeline Stuart, è australiana ed è diventata la seconda modella con sindrome di down a calcare le prestigiose passerelle americane, sfilando come modella a New York. La sua storia è infatti finita su Facebook: 18 anni, per sfilare ha perso ben 20 chili, nuotando cinque volte la settimana e diventando è cheerlader nelle partite di cricket alle Olimpiadi paralimpiche.
Balla hip hop e ha già posato ormai per diverse riviste. La madre ha detto: «Grazie a lei credo che sia giunto il momento di far capire che le persone con sindrome di Down possono essere sexy e belle».
Fotografare la nascita di un bimbo: un miracolo sotto i nostri occhi
IL CONCORSO- Il concorso dell'International Association of Professional Birth Photographers era diviso in tre categorie: travaglio, parto e post partum. Ci sono donne riprese mentre il bambino sta nascendo, parti in acqua, la prima espressione del neonato, l'emozione dei genitori, della mamma al termine del travaglio, o del padre, al primo abbraccio col suo piccolo.
mercoledì 10 febbraio 2016
Una raccolta fondi per aiutare una bimba di 7 anni: la figlia di Katie May, mamma single e regina di Snapchat, stroncata da un infarto
Già modella di Playboy e imprenditrice, su Instagram Katie May contava oltre un milione di follower
La regina di Snapchat Katie May è morta stroncata da un infarto ad appena 34 anni.
IL CASO- Katie era diventata famosa in tutto il mondo non appena trasferitasi a Los Angeles dalla sua città natale di Pittsburg. Già modella di Playboy, bellissima e prorompente, era diventata una star dei social.
IL SUCCESSO- Su Instagram vantava oltre un milione di fan e su Snapchat era diventata un'icona. Solo a gennaio aveva detto: "Quando ho cominciato avevo appena di che tirare avanti. Ho lavorato duramente per la mia carriera, ne ero orgogliosa. Poi l'economia crollò e la mia società chiuse. La mia vita è stata un incredibile viaggio finora, con un sacco di palle curve e lezioni lungo la strada: la più importante delle quali, devo dire, è stata essere una madre single".
LA FIGLIA- Katie May era infatti single, ma aveva una figlia di 7 anni. Ora i suoi fan si sono mobilitati per lei, aprendo una campagna di raccolta fondi: "Katie aveva un cuore e un'anima grandi, chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla ci aiuti a creare un trust che si prenda cura della sua bambina".
Edoardo Montolli per Oggi.it
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